Mutui e Compravendite nel primo bimestre 2023

Nei primi due mesi dell’anno le compravendite immobiliari in Italia sono scese del 2,7%, mente i mutui sono calati addirittura del 23,56%. A dirlo sono le rilevazioni effettuate dal Consiglio Nazionale del Notariato sulla base dei dati statistici notarili. In particolare il Notariato ha presentato una prima ricognizione effettuata su nove grandi città italiane. Secondo le stime, inoltre, alla fine del 2023 la flessione sarà del 10,7% per le compravendite e del 10,1% per i mutui.

Le compravendite nel primo bimestre 2023
Nei primi due mesi del 2023 si è registrato in Italia un calo del 2,72% del numero delle compravendite di abitazioni rispetto allo stesso periodo del 2022. Dai dati però si evince che il calo si registra solo nel mese di febbraio (-8,68), mentre a gennaio l’anno inizia con un aumento del 5,43%. Il calo inoltre riguarda solo l’acquisto di prime case (.6% tra privati, -24% per le imprese), mente il mercato delle seconde case continua a mostrare una certa vivacità (+2,8% e 3,37% rispettivamente). Anche in questo caso il calo si registra a febbraio. Nello specifico si registra una riduzione dell’11,7% di acquisti di prime case tra privati, del 33,7% di prima casa tra imprese, del 3,54% di seconde case tra privati e dello 0,83% di seconde case tra imprese.

Il calo delle compravendite di fabbricati abitativi è molto diversificato sul territorio: sebbene a livello nazionale il calo sia del 2,7%, province come Bari, Bologna, Torino e Palermo mostrano valori in controtendenza attestandosi a variazioni positive rispetto al primo bimestre 2022. Più nel dettaglio, si parte dai dati positivi di Torino (+3,26%), Bologna (+2,88%), Bari (+1,14%) e Palermo (+2,11%) per intercettare il calo di centri importanti come Milano (-3,74%), Verona (-1,45%), Roma (-2,09%), Firenze (-5,28%), Napoli (-14,9%). In tutte le città si registra comunque un calo delle compravendite nel mese di febbraio 2023, tranne a Torino.

Sul fronte dei finanziamenti per l’acquisto di una casa, dal campione emerge un crollo generalizzato dei mutui per l’acquisto della casa nei primi due mesi del 2023, diminuiti del 23,56% rispetto allo stesso periodo del 2022. A gennaio la diminuzione dei prestiti bancari è stata pari al 15,8% per accentuarsi a febbraio con una diminuzione del 29,3%.

Nel dettaglio, nonostante il calo del 23,56% del numero dei mutui (dai 61.581 nel primo bimestre 2022 a 47.070 nel primo bimestre 2023), la riduzione del capitale erogato è in realtà inferiore ed è pari al 20,7% (da 10,2 miliardi nel primo bimestre 2022 a 8,1 miliardi nel primo bimestre 2023). Si ha infine una riduzione di quasi il 20% del numero delle surroghe nel primo bimestre 2023 rispetto al primo bimestre 2022 (da 2882 a 2310).
Nel complesso, si registra la riduzione del numero di mutui notevolmente superiore a quella delle compravendite, un dato che evidenzia come si stiano acquistando case – soprattutto le seconde case come investimento – più coi propri capitali rispetto al passato a causa del forte aumento dei tassi di interesse.

Le agevolazioni fiscali salvano gli under 36
La fascia di età che ha subito la riduzione minore è quella degli under 36 probabilmente in considerazione delle agevolazioni fiscali in vigore fino a fine dicembre 2023 per l’acquisto della prima casa e l’estensione del fondo prima casa all’80% in scadenza il prossimo 30 giugno. Gli under 36 rappresentano il 37% del totale dei contraenti mutuo in Italia. Sul calo medio nazionale del numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo pari a – 21,15%, la fascia di età 18-35 anni si ferma a – 19,3% rispetto al -20,11% degli under 45, -22,36% degli under 55 e -25,67% under 65 fino al picco del -33,3% della fascia 66-75 anni.

I dati notarili sono disponibili a questo indirizzo: https://dsn.notariato.it/dsn/contenuti/materiali

 

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