ASTE IMMOBILIARI: LA CONSULENZA PER RECUPERARE TEMPO E DENARO

Secondo recenti dati statistici sono 374.440 le famiglie italiane, per un totale di 2.050.020 individui, coinvolte nel mercato delle aste giudiziarie immobiliari. Tante  persone che per diversi motivi non sono state in grado di pagare un debito, solitamente il mutuo. Sono mediamente 9,5 gli anni di travaglio che pesano su una famiglia a causa del debito non pagato e della conseguente messa all’asta dell’immobile. Di questi, circa quattro passano dall’ultima rata di mutuo non pagata fino al pignoramento e poi, dal pignoramento all’aggiudicazione del bene, ne passano di media altri cinque.

Solo lo scorso anno sono stati 234.340 gli immobili messi all’asta (642 ogni giorno e 27 ogni ora). Al 1 settembre 2018 le case pubblicate all’asta erano 203 mila, con un aumento pari al 19,3% rispetto alla media dell’anno precedente.

I prezzi delle case all’asta.
Il prezzo base d’asta totale è di circa 51,4 miliardi di euro rispetto al loro valore reale di mercato pari a 128,4 miliardi. È invece di oltre 3 miliardi di euro la stima della perdita di entrate dello Stato, perché il bene venduto a valori molto più bassi rispetto al reale valore di compravendita significa meno tasse incassate. Tali perdite sono al netto di altri 2,6 miliardi di euro di entrate statali perse per mancato pagamento delle altre tasse e imposte: chi infatti smette di pagare il mutuo, solitamente, smette anche di tenersi in pari con l’erario. Oltre 3 miliardi, poi, sono i costi globali delle spese di giustizia nel 2017.

La figura del consulente di esecuzione immobiliare.
Alla luce di quanto sopra, si manifesta la necessità di una soluzione che riduca i tempi e le perdite e che consenta ai debitori di saldare i conti con le banche vendendo l’immobile a prezzo equo, senza doversi ritrovare somme residue eccessive. E la soluzione si chiama consulente in esecuzione immobiliare. Si tratta di una figura professionale, un intermediario che da un lato conosce bene la materia legale in tema immobiliare, dall’altro ha una conoscenza a 360 gradi di tutti i soggetti che intervengono nella procedura e infine ha le competenze per dare soddisfazione e accordo tra tutti i creditori occupandosi in via stragiudiziale del recupero del credito.

E’ lo stesso interesse delle banche gestire le criticità nei pagamenti prima che l’immobile in garanzia finisca in mano alla giustizia. Tramite un’asta giudiziaria infatti si recupera solo intorno al 56% del valore dell’immobile. Il che significa che la banca non recupera tutto il credito, e il debitore potrebbe non saldare l’intero debito, che gli resta in carico (e in carico ai suoi eventuali eredi). Una società specializzata può invece portare l’immobile direttamente sul mercato, con realizzi più vicini al valore del debito, temi più rapidi, e uno sconto del 15-20% sul prezzo che soddisferebbe anche l’acquirente. Una soluzione win-win.

L’obbiettivo è riuscire a gestire questa mole di immobili con soddisfazione di tutti, grazie ai consulenti di esecuzione immobiliare.

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