Prosegue il taglio dei tassi da parte della Bce e torna interessante il Real Estate europeo anche in Italia e con fondamentali migliori rispetto a molti dei partner europei. Questo secondo i primi dati che emergono dallo European Outlook 2025, presentato da Scenari Immobiliari che, nel biennio 2024-2025, vede il nostro Paese leader dell’area Ue nella crescita di mercato, con un fatturato immobiliare che crescerà del 3,4% entro la fine di quest’anno e del 5,7% il prossimo. Le prospettive sono positive, a cominciare al settore residenziale dove la domanda è forte e la discesa dei tassi spingerà le compravendite.
Tornando all’Italia, stabile la domanda di uffici, soprattutto nuovi, e in crescita la domanda di spazi prime, di elevata qualità e sostenibilità ambientale, progettati anche per una migliore condizione di lavoro dei collaboratori. Permane l’interesse per il settore dell’ospitalità, significativa la presenza delle catene internazionali con investimenti nei cinque stelle urbani e nei Resort al sud. Sempre positiva la logistica, soprattutto al centro sud, anche se con rendimenti in calo e resta in crisi il settore commerciale, soprattutto nel retail delle aree suburbane, stabile nel complesso la Gdo.
Secondo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, nell’illustrare lo studio in apertura del Forum, sul fronte delle compravendite residenziali, si prevedono 720mila scambi nel 2024, mentre per il 2025 ci si aspettano circa 760mila scambi, un incremento del 36% rispetto al 2020. Oltre il 90% delle compravendite riguarda case usate, data la scarsità di offerta di abitazioni nuove o che non richiedono interventi di riqualificazione, motivo che ne spinge le quotazioni al rialzo. Prezzi di vendita per i quali si prevede una crescita del 3,1% a livello nazionale, con variazioni più significative nelle grandi città, con Milano che guida la classifica delle prime 10 città con un +6,9%, davanti a Venezia con un +6,5% e Roma con un +6%. Seguono Bergamo +5,2%, Bologna +5,1% e Napoli +5%.
Sul fronte delle seconde case continua la serie positiva trainata sia dalla domanda di investimenti per la locazione turistica, sia dalle richieste di chi utilizza la casa vacanze come residenza stagionale.