Paese che vai, usanze che trovi. Anche in tema di mercato delle locazioni immobiliari. Prezzi e regole contrattuali possono cambiare, anche sostanzialmente, da paese a paese. Vediamo cosa succede in tre delle principali capitali europee: Londra, Berlino e Parigi.
Londra
La capitale inglese, nonostante la tanto dibattuta Brexit, resta la meta più gettonata dagli italiani che espatriano, specialmente tra i giovani. Qui, però, la ricerca di casa è tutt’altro che agevole.
Complice una domanda molto superiore all’offerta, soprattutto se si cerca un immobile per vivere per conto proprio, è frequente il caso che su una stessa soluzione si avvii una vera e propria gara tra potenziali inquilini. I contratti di solito durano un anno ma se contengono la cosiddetta «black clause» con sei mesi di preavviso l’inquilino può lasciare l’immobile senza penali. Non si può essere sfrattati, purché a in regola con i pagamenti. I diritti diminuiscono se si affitta una stanza in una casa dove abita il proprietario o se si è in subaffitto. Nelle zone di pregio si superano 2.500 euro al mese per 30 metri quadrati mobiliati. Sul web (bit.ly/2JNFkWN) ci sono le statistiche ufficiali sui canoni a Londra.
Berlino
La situazione del mercato immobiliare a Berlino è in continuo fermento. Il motivo sta nella “gentrificazione” in atto nella capitale tedesca, ovvero quel processo per cui una zona popolare si trasforma in area abitativa di pregio. Il risultato è un’impennata dei prezzi di locazione.
In Germania, i contratti possono essere di durata indefinita, serve solo stabilire il canone e le modalità di aggiornamento. Tanto basta per restare in casa fin quando si paga l’affitto. Esiste anche, ovviamente, una tipologia di contratto di locazione annuale. Spesso i proprietari di casa richiedono un’autocertificazione con la quale si comunicano i propri dati e quelli dei conviventi, i guadagni mensili, le coordinate bancarie e spesso anche aspetti per noi insoliti che come la presenza di animali domestici o se ci si esercita con strumenti musicali. Esistono rilevazioni ufficiali dei canoni (in tedesco su bit.ly/1W9IcSD).
Parigi
Meta di sicuro interesse per giovani e meno giovani, la capitale francese è tra le mete più gettonate a livello europeo con elevati standard qualitativi.
In Francia la durata ordinaria dei contratti di locazione degli immobili vuoti è tre anni, rinnovabili alla fine del periodo, salvo disdetta dell’inquilino con anticipo di almeno sei mesi o salvo gravi motivi che impediscano da parte del proprietario il rinnovo. Sono possibili anche durate minori per gli immobili arredati, senza rinnovo automatico. Usualmente i proprietari richiedono che l’inquilino dimostri di avere un reddito certo o che vi siano dei garanti. Un sito di libera consultazione che consente di identificare sulla mappa di Parigi i costi medi degli alloggi in affitto è www.observatoire-des-loyers.fr .